Vivere ai tempi della post-verità, Il sorprendente 2016 è stato l’anno dell’affermazione della post-verità, nel 2017 sarà importante valutare con attenzione i dati macroeconomici e la reattività dei prezzi degli asset finanziari, cercando di distinguere i rumori di fondo dai segnali di inversione
lunedì 9 gennaio 2017
“Post-truth” è stata la parola dell’anno. La traduzione in italiano è semplice, post-verità, meno netta la sua definizione.
Post-verità rimanda allo scivoloso concetto di efficacia degli appelli emotivi sulla verità dei fatti, alle pubbliche opinioni più propense a condividere appelli che confermano le proprie convinzioni piuttosto che gli inviti a valutare l’oggettività dei fatti. Per gli esperti dell’Oxford Dictionary, post-verità è stata la parola del 2016, preferita alle locuzioni “Alt Right” e “Brexiteer”. La prima definisce la “destra alternativa” che negli Stati Uniti ha acquisito marcate connotazioni nazionaliste e suprematiste, “Brexiteer” sono i cittadini britannici favorevoli alla solitudine insulare del loro paese. “Post-verità” si è affermata nell’uso giornalistico e sociologico in occasione dei due maggiori eventi dell’anno, il referendum inglese e le elezioni presidenziali americane.
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