In occasione del forum Active Thinking di GAM Investments, Romain Miginiac di Atlanticomnium ha esaminato la crescita del mercato delle obbligazioni verdi emesse da società finanziarie europee, dove crede si possano trovare opportunità interessanti, e ha sottolineato l’importanza di una metodologia solida per la misurazione dell’impatto ambientale.
07 luglio 2022
Romain Miginiac, Head of Research & Fund Manager, Atlanticomnium
Siamo convinti che in questo momento ci siano buone opportunità di investimento in obbligazioni verdi emesse da società finanziarie. I rialzi dei tassi di interesse e la persistente inflazione metteranno verosimilmente sotto pressione molte aziende, a fronte dell’aumento del costo del denaro e dei costi delle risorse. Le banche beneficeranno del rialzo dei tassi che farà incrementare la loro redditività. Per esempio, con un aumento dei tassi di 100 punti base, HSBC prevede di incrementare il margine di interesse di 5,4 miliardi di dollari il primo anno, e di 7,5 miliardi1 di dollari il terzo anno. Nonostante la generale incertezza, crediamo che le società finanziarie siano in grado di assorbire un rallentamento economico. Durante la pandemia da Covid, il capitale in eccesso è aumentato e le banche hanno conservato la loro redditività. Grazie al rialzo dei tassi di interesse, la capacità di assorbire un aumento dei fondi per perdite su crediti dovrebbe essere elevata. Persino in uno scenario negativo, crediamo che le banche siano in grado di conservare la redditività, senza dover attingere al capitale in eccesso.
Con gli spread sui finanziari investment grade a livelli relativamente alti, il mercato offre un’opportunità unica. Crediamo che il debito subordinato sia preferibile al debito privilegiato tradizionale per la sua capacità di generare sovraperformance nel lungo termine senza assumere un rischio supplementare, con spread o rendimento maggiori a parità di rating e duration.
Il mercato dei green bond delle società finanziarie europee è cresciuto esponenzialmente dal lancio nel 2015. Le emissioni record nel 2021 hanno superato quota 50 miliardi di dollari, portando il mercato a circa 110 miliardi di dollari. A ciò si aggiungono le emissioni nette per ulteriori 25 miliardi di dollari dall’inizio del 2022, e prevediamo che il mercato superi i 200 miliardi di dollari entro la fine del 20232, aprendo diverse opportunità di investimento. È importante poiché le dimensioni del mercato hanno rappresentato una preoccupazione condivisa relativamente alle obbligazioni verdi delle società finanziarie europee. Il rapido aumento delle dimensioni del mercato e il volume delle emissioni hanno creato un ampio universo di emittenti e obbligazioni verdi tra cui scegliere, senza alcun vincolo di capacità.
L’orientamento sulle società finanziarie europee può sembrare fuorviante per una strategia globale. Il focus geografico e settoriale potrebbe essere considerato di nicchia, in realtà comprende un’ampia gamma di progetti su scala globale. Per esempio, la banca francese Crédit Agricole finanzia progetti in tutto il mondo, non solo in Francia e in Europa. Inoltre, le obbligazioni verdi bancarie sostengono piccole e medie imprese, singoli individui e altri clienti corporate e istituzionali. Contribuendo alla transizione delle società più piccole, che non hanno la possibilità di accedere ai mercati finanziari e che fanno affidamento sui prestiti e sui servizi di consulenza bancari per finanziare la loro strategia ambientale, è possibile partecipare a progetti che altrimenti risulterebbero fuori portata attraverso l’acquisto di obbligazioni societarie verdi.
Quando si valutano gli effetti sull’ambiente di un progetto verde, crediamo sia importante adottare una metodologia e una serie di presupposti solidi e coerenti. Per esempio, si rischia di sottovalutare le emissioni di anidride carbonica di un progetto, come una centrale ad energia rinnovabile, se si considera solamente la produzione di energia corrente, che non emette gas serra. Per una valutazione completa del progetto noi calcoliamo le emissioni durante l’intero ciclo di vita (compresa la costruzione, la manutenzione, il trasporto, ecc.). Ciò consente un calcolo più meticoloso delle emissioni di gas serra evitate dal progetto.
In ultima analisi, l’obiettivo della riduzione delle emissioni e della creazione di un pianeta più attento all’ambiente è di porre un limite all’innalzamento delle temperature globali. Crediamo che tale obiettivo si possa raggiungere, almeno in parte, considerando le strategie in linea con tale tematica.
Crediamo altresì che sia fondamentale un impegno attivo con gli emittenti nell’ambito del processo di investimento, al fine di comprendere i loro obiettivi di sostenibilità. Uno dei modi per valutare tale impegno è attraverso la strategia dell’emittente per l’azzeramento delle emissioni nette, le tempistiche fissate per il conseguimento di tale obiettivo, le competenze disponibili e, in generale, la fattibilità e le ripercussioni di tali piani. Oltre all’impegno per la neutralità carbonica è importante anche analizzare la governance e la responsabilità dell’azienda, valutare se gli emittenti hanno attuato i corretti meccanismi di supervisione e la governance per dare fiducia agli investitori nell’applicazione della strategia. Infine, un altro impegno importante riguarda la valutazione dei rischi oltre che la loro rendicontazione, con un’informativa chiara sugli elementi di vulnerabilità dell’emittente in relazione al clima.
2Fonte: Atlanticomnium, Bloomberg
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